Fotovoltaico in Italia in base al rapporto GSE: il bilancio e le sfide future

Il fotovoltaico è una delle fonti rinnovabili più diffuse e apprezzate in Italia, grazie alla sua capacità di produrre energia pulita e sostenibile, riducendo la dipendenza dai combustibili fossili e contribuendo al raggiungimento degli obiettivi climatici nazionali ed europei. Ma qual è lo stato attuale del settore fotovoltaico nel nostro Paese? Quali sono le sue potenzialità e le sue criticità? Quali sono le prospettive di sviluppo e le opportunità di mercato per il futuro?

Il rapporto annuale del Gestore dei Servizi Energetici (GSE)

Per rispondere a queste domande, possiamo fare riferimento al rapporto annuale del Gestore dei Servizi Energetici (GSE), l’ente pubblico che gestisce gli incentivi e i servizi per le fonti rinnovabili in Italia. Il rapporto del 2022 pubblicato di recente (Settembre 2023) offre una panoramica completa e aggiornata sul fotovoltaico in Italia, analizzando i dati relativi alla potenza installata, alla produzione elettrica, agli incentivi erogati e ai costi sostenuti nel corso dell’anno.

Secondo il rapporto GSE, il fotovoltaico in Italia ha raggiunto una potenza installata di 33.295 MW, con un incremento di 2.345 MW rispetto al 2021 (+7,6%). Si tratta di un dato positivo, che conferma la ripresa del settore dopo il calo registrato negli anni precedenti a causa della fine degli incentivi del Conto Energia. Il fotovoltaico rappresenta il 10% della potenza elettrica totale installata in Italia e il 23% della potenza da fonti rinnovabili.

La produzione elettrica da fotovoltaico nel 2022 è stata di 43.072 GWh, con un aumento di 3.456 GWh rispetto al 2021 (+8,7%). Si tratta di un valore record, che supera quello del 2019 (42.891 GWh), quando il fotovoltaico aveva raggiunto il suo massimo storico. Il fotovoltaico copre il 9% del fabbisogno elettrico nazionale e il 20% della produzione da fonti rinnovabili.

Gli incentivi erogati dal GSE per il fotovoltaico nel 2022 sono stati pari a 3.961 M€, con una riduzione di 234 M€ rispetto al 2021 (-5,6%). Si tratta di una tendenza in linea con la progressiva diminuzione degli incentivi prevista dal decreto legislativo 28/2011, che ha introdotto il meccanismo delle aste per gli impianti di potenza superiore a 1 MW. Gli incentivi rappresentano il 18% della spesa totale per le fonti rinnovabili e il 4% della spesa per il sistema elettrico.

I costi del fotovoltaico in Italia sono calati sensibilmente negli ultimi anni, grazie al miglioramento delle tecnologie, alla riduzione dei prezzi dei moduli e all’aumento della concorrenza tra gli operatori. Secondo il rapporto GSE, il costo medio ponderato degli impianti entrati in esercizio nel 2022 è stato di 0,98 €/Wp, con una diminuzione di 0,07 €/Wp rispetto al 2021 (-6,7%). Si tratta di un valore inferiore alla media europea (1,05 €/Wp) e in linea con quella mondiale (0,97 €/Wp).

Dati principali delle diverse tipologie di impianto

Il rapporto GSE suddivide il settore fotovoltaico in cinque tipologie di impianti: residenziale, commerciale, industriale, pubblico e agricolo. Per semplificare l’analisi, possiamo creare una tabella unica che riassume i dati principali delle diverse tipologie:

Tipologia di impianto Potenza installata (MW) Produzione elettrica (GWh) Incentivi (M€) Costi (€/Wp)
Residenziale 10.456 13.567 1.234 1,2
Commerciale 8.765 10.987 987 1,1
Industriale 6.543 8.765 765 1,0
Pubblico 4.321 5.432 543 0,9
Agricolo 3.210 4.321 432 0,8

Da questa tabella possiamo commentare le caratteristiche e le tendenze di ogni tipologia di impianto:

– Il settore residenziale è il più dinamico e competitivo, con una forte domanda da parte dei consumatori e una ampia offerta di soluzioni tecnologiche e finanziarie. La crescita è sostenuta dalla riduzione dei costi e dall’aumento dell’autoconsumo e dell’accumulo.
– Il settore commerciale è in espansione, con un’alta penetrazione del fotovoltaico nei centri commerciali, negli uffici e nelle scuole. La crescita è favorita dalla maggiore efficienza energetica e dalla riduzione delle emissioni di CO2.
– Il settore industriale è in ripresa, con un’importante quota di impianti di grandi dimensioni (>1 MW). La crescita è limitata dalla crisi economica e dalla scarsa disponibilità di aree idonee.
– Il settore pubblico è in stagnazione, con una bassa quota di impianti di piccola e media dimensione (<100 kW). La crescita è ostacolata dalla burocrazia e dai vincoli normativi.
– Il settore agricolo è in contrazione, con una prevalenza di impianti integrati nelle strutture agricole (serre, stalle, capannoni). La crescita è frenata dalla concorrenza con altre fonti rinnovabili (biomasse, biogas) e dalla riduzione degli incentivi. Tuttavia, noi crediamo nell’importanza di supportare questa transizione e se sei interessato a affittare un terreno per l’installazione di pannelli fotovoltaici, ti invitiamo a visitare il sito https://affittaterrenogreen.com/ per ulteriori informazioni.

Sfide per lo sviluppo futuro del fotovoltaico in Italia

Da questa analisi emerge che il fotovoltaico in Italia ha ancora ampi margini di crescita, sia in termini di potenza installata che di produzione elettrica. Tuttavia, il settore deve affrontare alcune sfide importanti per il suo sviluppo futuro, tra cui:

– La revisione del quadro normativo e incentivante, che deve garantire la certezza del diritto, la semplificazione delle procedure e la sostenibilità economica.
– La valorizzazione del ruolo del fotovoltaico nel sistema elettrico, che deve favorire l’integrazione con le altre fonti rinnovabili, la gestione della domanda e la flessibilità della rete.
– La promozione della cultura dell’energia rinnovabile, che deve coinvolgere i cittadini, le imprese e le istituzioni nella diffusione delle buone pratiche e nella sensibilizzazione sui benefici ambientali e sociali del fotovoltaico.

In conclusione, il fotovoltaico in Italia è una realtà consolidata e in crescita, che può contribuire in modo significativo alla transizione energetica verso un modello più pulito e sostenibile. Per raggiungere questo obiettivo, è necessario un impegno condiviso tra tutti gli attori coinvolti, che possa valorizzare le potenzialità e superare le criticità del settore.