La SNCF, l’operatore ferroviario francese, ha annunciato la creazione di una nuova divisione dedicata alle energie rinnovabili: SNCF Renouvelables. L’obiettivo è di produrre il 20% del fabbisogno elettrico della società entro il 2030, sfruttando i terreni di sua proprietà per installare impianti fotovoltaici.
La SNCF è il primo consumatore di elettricità in Francia, con 9 TWh all’anno, di cui 8 TWh destinati all’elettrificazione dei treni. Il costo dell’energia è aumentato di oltre il doppio tra il 2022 e il 2023, raggiungendo i 700 milioni di euro, principalmente per la trazione ferroviaria.
Per ridurre la sua dipendenza dalla rete elettrica e dal mercato dell’energia, la SNCF ha deciso di investire nelle energie rinnovabili, in particolare nel solare. La società dispone di circa 100.000 ettari di terreni, che la rendono il secondo proprietario terriero in Francia dopo lo stato.
SNCF Renouvelables prevede di destinare 1.000 ettari di questi terreni allo sviluppo di 1 GW di impianti fotovoltaici. Alcuni progetti sono già in corso o in fase di studio, tra cui una pista ciclabile solare da 900 kW nel dipartimento dell’Oise, che dovrebbe essere realizzata entro il 2024.
La SNCF produce già parte della sua elettricità attraverso pannelli solari installati sui tetti e sulle pensiline delle stazioni, gestiti dalla sua filiale SNCF Gares et Connexions. Inoltre, la sua unità SNCF Energie ha avviato dal 2018 un programma di “corporate PPA” (Power Purchase Agreement), che consiste nell’acquistare energia da produttori indipendenti a lungo termine e a prezzi vantaggiosi.
La SNCF ha già firmato diversi PPA, tra cui accordi con il gigante energetico francese EDF, la svizzera Axpo e il produttore indipendente francese Reden. Queste iniziative dimostrano l’impegno della SNCF verso la transizione energetica e la riduzione delle emissioni di CO2.