Terreni Fotovoltaici: Posso Considerare un’Area Agricola Idonea per Impianti Fotovoltaici entro 500 Metri da un Preesistente Impianto Fotovoltaico?

Nel contesto dell’impellente necessità di transizione verso fonti di energia rinnovabile, l’installazione di impianti fotovoltaici si afferma come soluzione di primaria importanza per soddisfare la crescente domanda energetica. In questa prospettiva, emerge una potenziale risorsa inaspettata: le aree agricole. Tuttavia, l’uso di terreni agricoli per l’energia solare è soggetto a condizioni regolamentari specifiche. Di recente, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) ha fornito importanti chiarimenti riguardo all’idoneità automatica di queste aree per l’installazione di impianti fotovoltaici, rispondendo a una richiesta di chiarimento presentata dal Comune di Villalba.

L’Interpretazione del MASE: Chiarezza sulle Aree Agricole

Per comprendere appieno l’importanza di questa interpretazione, è essenziale analizzare come essa incide sulla possibilità di utilizzare terreni agricoli per impianti fotovoltaici. La domanda chiave riguardava la distanza tra le aree agricole e gli impianti fotovoltaici preesistenti. In particolare, si è indagato se un terreno agricolo situato entro un raggio di 500 metri da tali impianti potesse automaticamente essere considerato idoneo per ospitare nuovi impianti fotovoltaici. La risposta a questa domanda ha enormi implicazioni per agricoltori e per aziende operanti nel settore del fotovotlaico, e il MASE ha fornito una risposta esaustiva.

La Definizione di “Stabilimento” e il Suo Significato

Per comprendere appieno questa interpretazione, è essenziale esaminare la definizione di “stabilimento” fornita dall’articolo 268, comma 1, lettera h) del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152. Secondo questa definizione, uno stabilimento è un complesso unitario e stabile soggetto al potere decisionale di un unico gestore, in cui sono presenti uno o più impianti o sono effettuate una o più attività che producono emissioni. La chiave di questa definizione risiede nel concetto di “complesso unitario e stabile,” che copre anche gli impianti fotovoltaici. Questi impianti sono considerati unitari e stabili, con elementi interconnessi come moduli, inverter e accumuli, che formano un ciclo produttivo completo. Di conseguenza, gli impianti fotovoltaici possono essere considerati parte integrante di uno stabilimento, aprendo la strada a una diversa interpretazione delle aree agricole circostanti.

La Potenza: Fattore Determinante

Un altro aspetto cruciale riguarda la potenza dell’impianto fotovoltaico. Il MASE fa riferimento al Decreto Ministeriale del 19 febbraio 2007, noto come il “II Conto Energia,” e alla risoluzione dell’Agenzia delle Entrate n. 32/E del 4 aprile 2012 per stabilire che gli impianti fotovoltaici con una potenza non superiore a 20 kW vengono classificati come non industriali. Questa distinzione è essenziale per determinare se un’area agricola all’interno della “Solar Belt” è adatta o meno all’installazione di nuovi impianti fotovoltaici. Gli impianti con una potenza superiore a 20 kW vengono invece qualificati come industriali.

Aree Agricole: Una Nuova Prospettiva

Sulla base di quanto sopra, il MASE ha stabilito che le aree agricole situate entro un raggio di 500 metri da impianti fotovoltaici preesistenti con una potenza superiore a 20 kW sono considerate idonee, in conformità alla legge, per l’installazione di nuovi impianti fotovoltaici. Questa interpretazione apre la porta a nuove opportunità per gli agricoltori che desiderano diversificare le loro attività e contribuire alla produzione di energia verde.

Semplificazione delle Procedure Ambientali

Un ulteriore vantaggio è rappresentato dall’esenzione dalle valutazioni ambientali, in ottemperanza al Decreto Legislativo 13/2023. Ciò implica una semplificazione dell’iter burocratico per l’approvazione dei progetti di impianti fotovoltaici su queste aree, accelerando il processo di installazione e promuovendo ulteriormente lo sviluppo di impianti fotovoltaici in Italia.

In Sintesi

In conclusione, il MASE ha adottato un’interpretazione dettagliata di disposizioni normative esistenti per stabilire che le aree agricole entro 500 metri da impianti fotovoltaici preesistenti con una potenza superiore a 20 kW sono automaticamente idonee all’installazione di nuovi impianti fotovoltaici. Questa interpretazione mira a promuovere lo sviluppo sostenibile degli impianti fotovoltaici in Italia e rappresenta un passo significativo verso un futuro più verde e autosufficiente.

Per riassumere, la combinazione di normative chiare, opportunità di crescita economica e la possibilità di contribuire attivamente alla transizione verso fonti di energia sostenibili rende l’installazione di impianti fotovoltaici su terreni agricoli entro 500 metri da impianti preesistenti una scelta estremamente interessante per molte propietari terrieri.

Affitto Terreno per Impianto Solare: Un’Opportunità da Esplorare

Se possedete un terreno vicino ad impainto fotovoltaico, vi invitiamo a visitare Affitta Terreno Green. Questo sito è dedicato ai proprietari di terreni agricoli che desiderano affittare o vendere il loro terreno per l’installazione di pannelli fotovoltaici.

Informazioni Utili:

  • 500 metri: La distanza massima da un preesistente impianto fotovoltaico per considerare un’area idonea ex-lege.
  • Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152: Il decreto legislativo che contiene la definizione di “stabilimento”.
  • Decreto Ministeriale 19 febbraio 2007: Il decreto ministeriale che contiene definizioni pertinenti per gli impianti fotovoltaici.
  • Risoluzione dell’Agenzia delle Entrate n. 32/E del 4 aprile 2012: La risoluzione dell’Agenzia delle Entrate con ulteriori definizioni sugli impianti fotovoltaici.
  • 20 kW: La soglia di potenza che determina se un impianto fotovoltaico è considerato industriale o no.